21.5.13

Quanto è difficile darsi uno statuto.

Come si fa a sapere quando una democrazia è alla frutta? Quando una proposta ad occhio e croce sensata viene giudicata da più parti come un atto contro qualcuno, come manovra politica per... Ecc...  Se non si è alla frutta, manca poco... Naturalmente sto parlando della proposta di legge a firma Zanda/Finocchiaro (PD) che obbligherebbe le forze che si vogliono candidare in parlamento a fare quello che una qualsiasi associazione, con fini di lucro o no, deve normalmente fare: darsi uno statuto. Fondi un'associazione sportiva? Devi avere uno statuto in cui dici chi comanda, come funziona, quali sono gli scopi... Fondi un'impresa? Idem. Fondi un partit... Ehm... Un movimento che vuole fare la rivoluzione salvo poi ridursi a parlare di scontrini? Devi avere uno statuto. Sarebbe persino banale. Non per il Movimento 5 Stelle che minaccia di non ripresentarsi paventando gravi conseguenze sociali. Non per alcune menti illuminate dello stesso PD, che ne hanno subito approfittato per farsi belli sul loro blog mostrando quanto sono "contro" (vedi Pippo Civati, che ormai non si capisce cosa ci stia a fare nel PD visto che non è mai d'accordo con quello che fa il PD).

Quali sono le sottili argomentazioni usate contro questa proposta di legge? (rigorosamente riportate nello spirito e non alla lettera)

14.5.13

Ilda Boccassini, Berlusconi, Ruby e certi "pseudopensatori"


Nice try, Ghedini.

Ho letto questo bell'articoletto su Linkiesta.it e a momenti mi veniva un attacco epilettico.

Come nei souvenir di vetro con la neve finta, chiunque l'abbia scritto questo mescola le carte per meglio sostenere la propria tesi senza dover presentare argomentazioni serie. Con alcune cantonate clamorose.

8.5.13

Femminicidio, soluzioni idiote per un problema male impostato.

Accantono le stronzate di giornata del M5S che si era acquietato dopo aver scampato il pericolo di dover mostrare la propria incompetenza dovendo prendere parte a un governo e che è tornato più tracotante e retorico che mai per parlare di un tema che mi sta molto a cuore. Immagino le femministe rampanti che sono arrivate qua per ricoprirmi di insulti. Me ne sbatto, detto sinceramente. Ora che assistiamo attoniti alla strage di donne in corso, posto che questa sia veramente frutto di un aumento dei casi e non solo l'effetto megafono della stampa, è tutto un fiorir di "maschi maledetti che considerano le donne di loro proprietà" o di "non potete controllarci" o ancora "è tutta colpa della nostra società maschilista". E se tutto questo non c'entrasse una benemerita fava? O se fosse solo una piccola parte del problema?

7.5.13

Nella mente del complottista



«Gino, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno, sia ufficialmente (Favazzi mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!».

Qual è il contenuto di questa lettera? L'autore, chiamiamolo Manfredo, sta offrendo aiuto al suddetto Gino per supportarlo poichè a quanto pare sembra essere contento di una situazione che si è verificata. Ora facciamo un gioco, proviamo una serie di contesti, come gli esercizi di stile di Queneau.